senso di colpa


I sensi di colpa nascono quando sentiamo di aver tradito il nostro codice di comportamento interno, regole che nella maggior parte sono state apprese e assorbite nel corso della nostra infanzia.

Sentirsi in colpa può essere molto doloroso.
Spesso le persone che seguo nei miei percorsi mi raccontano di questa fatica e di come spesso sia difficile liberarsi del peso di questi pensieri.

Metaforicamente è come se dentro di noi ci fosse un giudice molto severo ed intollerante che si sente in dovere di intervenire ogni volta che una norma, secondo “lui” non viene rispettata.

Il suo controllo è costante e sentiamo il suo peso anche quando in realtà non abbiamo commesso nulla di riprovevole, sia in termine di fatti che di pensieri.

Per alcuni è assolutamente inaccettabile anche solo avere pensieri di vendetta, nonostante effettivamente ci sia un torto personale subito.

E’ quindi importante comprendere quando il senso di colpa si basa su fatti reali ed è quindi normale provare del rimorso, e quando, invece, nasce da convinzioni radicate e rappresenta quindi un’inutile auto-punizione.

Quindi il nostro obiettivo è imparare a capire quando il senso di colpa può essere necessario per prendere coscienza delle responsabilità che abbiamo verso un fatto specifico, o per accendere dentro di noi il desiderio di un cambiamento positivo.
In tutti gli altri casi questa sofferenza non serve a nessuno, meno di tutti a noi.

Che cosa, allora, deve essere fatto per interrompere questo ingiustificato abuso di sé stessi?
Come ci si può realmente liberare di un’emozione che rischia di tenerci costantemente in trappola?
Perché, alla fine, i sentimenti di colpa ci portano a ruminare dolorosamente e in continuazione, accentuando l’intensità della disistima di sé?

Ci sono 4 strategie di pensiero che ci possono aiutare a ristrutturare ciò che proviamo e quindi a liberarci dal senso di colpa, vediamole insieme:

1- Diciamo a noi stessi che abbiamo fatto il meglio che potevamo fare in quella specifica situazione

Qualunque sia l’errore di giudizio che ci ha spinto a fare qualcosa di cui ora ci pentiamo, è probabile che in quel momento, quello fosse il meglio che potevamo fare. Magari quando abbiamo agito eravamo troppo arrabbiati, ansiosi, tristi, e non pienamente attenti alla nostra scelta.
La verità è semplicemente che in quel momento era la scelta giusta.

E’ importante imparare che ci sono situazioni particolari in cui non ci è possibile dare il meglio di noi, è ciò è assolutamente normale.
E’ necessario iniziare a rivalutarci meno negativamente, con una più ampia comprensione di sé stessi.

2-Fermatevi un momento, fate un respiro profondo, riflettete

Per attenuare il vostro senso di colpa provate a chiedervi: "al momento del mio comportamento scorretto, sapevo quello che ho capito poi successivamente?"

Ma certo che no!
O siete veggenti oppure è impossibile avere questa percezione che si impara con la famosa ESPERIENZA.
E’ inutile quindi e crudele arrabbiarci con noi stessi per aver commesso un errore che non avremmo commesso se solo avessimo avuto tutte le informazioni e le conoscenze che al tempo dell’errore non avevamo.

Con il “senno di poi” molti errori si eviterebbero, questo è risaputo e logico, ma questa possibilità purtroppo non esiste nella realtà.
Fermarsi e pensare….senza lasciarsi prendere dallo sconforto, è importante e strategico.

3-Pensiamo che non siamo responsabili della vita degli altri, delle decisioni che prendono per loro scelta

Ci avete mai pensato?

Il nostro esserci o meno nelle loro scelte è solo di contorno, perché i veri artefici del loro cammino sono soltanto LORO.

Attenzione a non caricare nel nostro zaino pezzi che non ci appartengono, lasciamoli al legittimo proprietario.
Sentire di essere responsabili della vita di qualcun altro e di ciò che fa non è certamente realistico e non ci aiuta a rasserenarci e a dare il giusto peso alle cose.

4- Attribuiamo a noi stessi solo le nostre responsabilità, ma soprattutto domandiamoci se i nostri standard di comportamento sono adeguati o sono troppo elevati

Potremmo scoprire che la nostra famiglia di origine ci ha incoraggiati ad adottare questi standard poco realistici e poco rispettosi di quello che siamo realmente e dei nostri limiti.

Spesso negli adolescenti, ma non solo, si paventa una ricerca ossessiva della perfezione, condizione molto dannosa per il nostro benessere perché ci predispone ad avere una bassa considerazione e stima di noi stessi, con il rischio poi di vedere peggiorare ulteriormente la situazione.

Se non riusciamo ad accettarci ogni volta che commettiamo un errore oppure qualcosa va storto allora è il caso di chiedere aiuto.

Il rischio è quello di rimanere schiavi a lungo di schemi mentali e circoli viziosi che ci impediscono di vivere sereni e lasciarci alle spalle tristezza, vergogna e senso di colpa.

Se senti di voler lavorare sull'attenuazione e rimozione del tuo senso di colpa, non esitare a contattarmi per una chiamata conoscitiva gratuita.