Una sensazione molto faticosa il sentirsi bloccati, che non ci permette di guardare più lontano, ci tiene ancorati lì per non si sa quel motivo.
Proviamo quindi a guardare i nostri blocchi un po’ più da vicino.
Si può parlare di due tipologie macro di blocchi :
- I blocchi mentali derivanti da traumi psicologici. In questo caso il cervello reprime i pensieri e i ricordi dolorosi legati ad un evento traumatico.
- I blocchi mentali derivanti da semplici inibizioni. In questo caso il cervello non è in grado di sviluppare una determinata linea di pensiero, e mette in atto tutta una serie di comportamenti di auto sabotaggio che ci allontanano dai nostri obiettivi.
Occupiamoci dei blocchi mentali e già vi anticipo che le motivazioni alla base di questi blocchi sono veramente poche e che ci sono valide strategie che si possono mettere in atto per provare a sciogliere questi nodi fastidiosi.
Alla base di un blocco mentale possono esserci molteplici motivazioni poiché le storie e i percorsi sono molto personali.
Tra le cause che creano il blocco mentale le tre maggiori motivazioni sono:
- Dolore
Siamo bloccati, non riusciamo a completare una determinata attività perché in passato abbiamo fatto un’esperienza simile con cui ci siamo “scottati”. Insomma la paura di fallire nuovamente la fa da padrone quindi stiamo nella zona di comfort e non proviamo nemmeno a tentare. - Inesperienza
Non sappiamo cosa dobbiamo fare, non conosciamo la sfida che ci attende e la strada giusta da seguire.
Questo buio conoscitivo blocca qualsiasi “iniziativa a”. - Sfiducia
Non abbiamo abbastanza fiducia nelle nostre abilità e non ci sentiamo all’altezza della situazione, quindi anziché affrontarla ci blocchiamo e giriamo i tacchi.
Prova a individuare la tua motivazione e poi applica le tre tecniche pratiche, semplici ma molto funzionali, con un po’ di allenamento:
- IL PREMIO
Se in passato abbiamo avuto delle brutte esperienze con determinate attività, il nostro cervello farà di tutto per farcele evitare e se necessario ci bloccherà quando stiamo per ripeterle.
È fisiologico, tenta di proteggerci.
Alcuni dei nostri obiettivi però ci richiedono senza scuse di scontrarci con queste prove difficili.
Cosa fare allora?
Dividiamo il nostro obiettivo in tanti piccoli passi e ogni volta che superiamo le varie prove ci premiamo con qualcosa che ci gratifica, che ci fa stare bene.
Al raggiungimento del traguardo, ci prepariamo con tanta cura un super super premio.
- ACCOGLIERE IL DISAGIO
Quando non sappiamo bene cosa dobbiamo fare per raggiungere il nostro obiettivo ci blocchiamo, perché apprendere nuove competenze è tutt’altro che semplice.
La strategia in questo caso sta nell’accettare il disagio, senza cercare di evitarlo. Questo permette di aprire un piccolissimo varco nel proprio blocco mentale che permetterà di rimanere più concentrati, nonostante la via di fuga facile continuerà a lusingarci.
Più quella fessura diventerà profonda, più sarà possibile far crollare il muro psicologico con cui è avvenuto lo scontro.
- IL FOGLIO DEI PENSIERI PESANTI
Se il nostro blocco è alimentato dalla sfiducia in noi stessi, una delle strategie possibile è fare chiarezza dentro di noi e darci la possibilità di osservare tutte le convinzioni di questo stato emotivo.
Quindi non resta che prendersi un bel pezzo di carta e senza filtri alcuni, lasciare che la penna riporti sul foglio tutte quegli impedimenti che crediamo reali e insuperabili.
Accanto ad ognuno di essi proviamo a chiederci COME potremmo liberarci di questo ostacolo e se è davvero così come lo abbiamo sempre immaginato.
Spesso infatti quando ci permettiamo di lasciare uscire e osservare i nostri pensieri pesanti, diventiamo consapevoli di ciò che possiamo lasciar andare e la strada appare già più in discesa.
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